InConTrArtí: Cocciante, tanti artisti e talenti speciali in Arena per la solidarietà
InConTrArtí, un grande spettacolo che si inserisce nel ricco calendario dell’Arena di Verona, sabato 17 maggio dalle 21.00: un’occasione per vedere dialogare sul palco dell’anfiteatro veronese differenti arti e abilità e, soprattutto, per dare la giusta luce alla tematica della fragilità umana e sociale.
L’associazione La Grande Sfida APS, impegnata sin dalla sua fondazione nella valorizzazione delle persone con fragilità, ha ideato l’evento a quasi un anno esatto dalla visita di Papa Francesco in Arena lo scorso 18 maggio 2024, primo fra tutti impegnato nella causa sociale. E Caritas Diocesana Veronese ha da subito assecondato l’iniziativa.

A curare l’organizzazione dello spettacolo saranno, accanto all’associazione Grande Sfida APS, la Diocesi di Verona e la Caritas diocesana di Verona; con loro anche il patrocinio del Comune di Verona, Provincia di Verona, Regione Veneto, Ulss9 Scaligera e Ministero per le disabilità in fase di richiesta da parte del Comune di Verona.
GLI OSPITI
InConTrArtí vedrà la partecipazione di artisti di grande fama, nonché atleti paralimpici ed olimpici, ognuno con storie e abilità diverse, che verranno raccontati di settimana in settimana per premiare la loro partecipazione all’evento. A condurre la serata, Paolo Ruffini, comico impegnato socialmente nella causa, e Federico Parlanti, attore del noto spettacolo teatrale Din Don Down – alla ricerca di (D)Io.
Ospite d’onore il popolare cantautore Riccardo Cocciante, reduce dal concerto dei giorni scorsi proprio nell’anfiteatro romano, che ha confermato la sua presenza come super ospite proprio allo stand della Grande Sfida in piazza delle Erbe, in occasione del connesso progetto “Anch’io sono capace”, che grazie anche al contributo di Confesercenti e Confcommercio in questi giorni vede coinvolte 75 persone con disabilità (60 delle quali provenienti dai Centri Diurni del territorio che fanno capo all’Ulss 9 Scaligera e 15 studenti dei centri di formazione professionale), nelle attività di una cinquantina di esercenti del centro storico, compresa quella dei famosi “piassarotti”. A ribadire come le fragilità umane possano sempre costituire una risorsa preziosa e talvolta inaspettata per il bene dell’intera comunità. Concetto sul quale ha insistito lo stesso Cocciante, al cui fianco sabato si schiererà un’altra grande star della canzone italiana (che a sua volta renderà pubblica la sua presenza giovedì sera) e oltre 150 ospiti chiamati a far brillare ciascuno le proprie passioni ed emozioni, i talenti e le abilità speciali, le arti e lo sport.

Sull’emozionante palco dell’Arena si alterneranno tanti personaggi famosi, tra cui i Sonohra, AKA 7even, Lorenzo Salvetti, Simona Atzori (nella foto) con Marco Messina e Salvatore Perdichizzi (danzatori della Scala di Milano), Felicity Lucchesi, Prisca Amori (violinista di Ennio Morricone), Andrea Speri, Beppe Stanco, Coro “Special Festival” con Tommaso, Gruppo di danza Le Crisalidi – La Grande Sfida, Paolo Pachera, Giovanni Signorato, Andrea Baccaro, Drum Theatre, Riccardo Aldighieri, Franz Costa, Andrea Baccaglione. E ancora: Andrea Kosmala, Luisa Zavatteri e Giacomo Pasetto, Mirko e Angelica Zampiccinini, Sulle ali colorate della danza, On the River, e il gruppo di dance ability Indaco, Andrea Sarasini. Al loro fianco ospiti di livello internazionale del mondo della musica, dello sport e della danza che saranno svelati solo nei prossimi giorni.
IL PUBBLICO
Per valorizzare la partecipazione delle persone con fragilità, in prima fila potranno accedere cento disabili motori con carrozzina insieme agli accompagnatori. Per le loro prenotazioni, fino ad esaurimento posti, scrivere esclusivamente alla mail care@diocesivr.it.
Immediatamente dietro, 1200 persone con disabilità e fragilità insieme a coloro che ne condividono quotidianamente le difficoltà (famiglie, associazioni, realtà di accoglienza) potranno partecipare all’evento con un contributo di 5 euro a biglietto.
Il resto della platea potrà acquistare i biglietti a 25 euro, fatta eccezione per i biglietti in gradinata numerata, al costo di 20 euro, e per quelli in gradinata non numerata, al costo di 10 euro.
I biglietti saranno acquistabili in biglietteria, aperta da lunedì 28 aprile alle 12. Info: Verona Boxoffice, via Pallone, 16 (www.boxofficelive.it) tel. 045/8001154.
BENEFICIENZA
Le spese per l’evento, già ridotte grazie alla collaborazione di vari enti, saranno a carico dei partner Banco Bpm, Generali, Fraste Drilling Rigs, e di collaboratori come Coloriamo i sogni e Givova. L’intero incasso della serata andrà dunque a finanziare tre progetti di solidarietà individuati dai tre organizzatori:
- Caritas in Sudan, per fornire aiuto ai milioni di persone sfollate a causa della guerra;
- scuola materna S. Maria delle Suore comboniane presso il villaggio di Betania sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme Est, per sostenere borse di studio per i bambini più poveri, per l’attrezzatura scolastica e per favorire l’accesso delle persone disabili;
- associazione Grande Sfida APS, per la campagna Anch’Io Sono Capace – Negozi Senza Barriere, al fine di favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

PER SAPERNE DI PIU’. Emergenza Sudan – In particolare in Sudan, a due anni dall’inizio della guerra, si ha a che fare con la più grave catastrofe umanitaria nel mondo: 30 milioni di persone – due terzi della popolazione – hanno bisogno urgente di aiuto. Tra Khartoum e il Darfur, il conflitto tra le Forze Armate Sudanesi (SAF) e le Forze di Supporto Rapido (RSF) ha ridotto città intere in cumuli di macerie, sfollato oltre 8,6 milioni di persone all’interno del Paese, costretto 3,9 milioni di profughi in fuga nelle nazioni vicine. Le donne e i bambini sono le vittime più vulnerabili. Le violenze sulle donne sono dilaganti; 17 milioni di bambini sono senza scuola da più di un anno, 3,7 milioni soffrono di malnutrizione acuta. Un bambino su tre sotto i cinque anni mostra ritardi nella crescita.
La fame è fra gli effetti più crudeli della guerra: 24 milioni di persone affrontano ogni giorno la fame, di cui 8 milioni in condizioni emergenziali e oltre 600mila in stato di carestia conclamata. Il collasso delle attività agricole, l’impossibilità di consegnare aiuti umanitari e la speculazione sulle risorse aggravano un quadro già drammatico. A peggiorare la situazione, la crisi sanitaria: il 60% della popolazione non ha accesso a cure mediche. Colera, malaria e dengue dilagano. Gli ospedali sono bersagliati, il personale sanitario intimidito o ucciso. I disturbi mentali si moltiplicano tra i rifugiati, ma solo il 15% può ricevere supporto psicologico. Le vittime di questi ultimi sono, come sempre, le più dimenticate nei conflitti.
La rete Caritas, con l’aiuto delle comunità locali e di organizzazioni partner, continua a distribuire cibo, acqua, kit igienici, cure mediche e supporto psicosociale. Ma le risorse sono insufficienti e milioni di persone restano senza alcun sostegno.