San Zeno e San Benedetto: “Donando e facendo il bene ci si ricarica”

Nella sede di Lungadige Matteotti sono tenute le assemblee soci delle due ODV di Caritas Diocesana Veronese: Associazione San Benedetto ODV ETS e Associazione di carità San Zeno ODV ETS. La mattinata è stata un’occasione per presentare ai 35 soci presenti le molte attività portate avanti nel 2024 con i rispettivi bilanci economici e condividere con i soci orientamenti e prospettive per il 2025.

Ha aperto gli interventi il presidente delle due organizzazioni di volontariato, don Nicola Moratello, ricordando che siamo Chiesa in uscita, che dietro ogni numero vi sono dei volti, che le nostre opere hanno l’obiettivo di innescare dei processi di “resurrezione” individuale e collettiva nelle comunità in cui lavoriamo.

Il direttore don Matteo Malosto ha sottolineato che le assemblee non sono solo un passaggio formale, ma una sorta di memoria continua di quello che viene realizzato quotidianamente. Per restituire il senso dell’azione Caritas è stata ripresa la metafora della dinamo: donando e facendo il bene ci si ricarica, è una dinamica virtuosa. Saremo giudicati per l’amore che abbiamo per gli altri. Fondamentale è mettere il “bene” al centro di ogni nostra azione e intervento.

Barbara Simoncelli ha poi presentato alcuni dati sulle povertà, ricordando che lo scorso anno sono state 9.083 le persone supportate e più di 11.000 gli interventi portati avanti dalla rete territoriale. L’azione 2024 è stata raccontata riconducendo ai quattro orientamenti operativi: la messa a valore di ciò che già c’è. Il territorio, visto in un’ottica di comunità, è un giacimento di risorse spesso inespresse che restano tali finché qualcuno non le attiva. La cura dei 1900 volontari degli Empori della Solidarietà, dei Centri di ascolto e delle Officine culturali e la mappatura delle risorse territoriali hanno permesso di mettere a fuoco nuove possibili modalità di accompagnamento e di intravedere un’evoluzione del modello di ascolto. Il consolidare le alleanze intra ed extra per affrontare i problemi: il lavoro in rete è stato caratterizzato dalla sigla del protocollo di intesa tra Caritas e conferenze San Vincenzo per condividere un unico osservatorio delle povertà.

Una proposta formativa per tutti all’ascolto ospitale e accogliente. I 66 percorsi formativi a cui hanno partecipato quasi 1300 volontari e operatori degli enti partner hanno permesso di aprire spazi di confronto su molti temi dall’housing sociale alla violenza di genere, dalla collaborazione con i servizi ai piani povertà, dalla formazione spirituale agli strumenti operativi per centri di ascolto, empori e officine.

La cura della comunicazione delle proprie esperienze, la produzione di bilanci etico-sociali e l’utilizzo della narrazione come laboratorio capace di far emergere bisogni e aspirazioni ha permesso di aprire degli spazi di confronto pubblici sui diritti e la discriminazione di genere.

In conclusione, il direttore don Matteo ha tracciato alcune prospettive tratte dal nuovo bilancio etico-sociale di Caritas 2025:

  • consolidare l’esistente stando al passo ai segni dei tempi;
  • protagonismo giovanile;
  • Caritas è Chiesa;
  • dialogo con tutti;
  • rendere i nostri ambienti tutelanti;
  • abitare la comunicazione in modo virtuoso – moltiplicare il bene che facciamo

Il compito primario che spetta alla Chiesa è quello di testimoniare la misericordia di Dio e incoraggiare generose risposte di solidarietà per aprire a un futuro di speranza; perché là dove cresce la speranza si moltiplicano anche le energie e l’impegno per la costruzione di un ordine sociale e civile più umano e più giusto. (Papa Francesco, 14 novembre 2013)