Emergenza Marocco a 7 mesi dal sisma

La maggior parte delle famiglie colpite vive ancora in rifugi temporanei, mentre si assiste a un significativo calo degli aiuti, anche quelli governativi.

Nel frattempo, nonostante il rischio di caduta massi dalle montagne e la precarietà delle abitazioni, in assenza di altre soluzioni molte persone stanno tornando alle loro case danneggiate. Altre si spostano verso le città per la necessità di trovare lavoro. Nelle zone rurali, le attività agricole stanno timidamente riprendendo in vista della primavera, ma le risorse di sementi restano limitate, soprattutto per il grano, mentre gli allevatori lamentano le difficoltà di nutrire il bestiame data la ristrettezza economica. Oltre alle sfide materiali, la comunità sta affrontando problemi di stress post-traumatico, di protezione dei bambini e delle vedove e di aumento della prevalenza di malattie infettive respiratorie.

La risposta di Caritas Marocco

Durante la prima fase, Caritas Marocco ha assistito un totale di 1.390 persone, 278 famiglie nella provincia di Ouarzazate e 60 migranti nella provincia di Marrakech.

La seconda fase del programma di risposta all’emergenza iniziata nei primi giorni di aprile, si propone di assistere un totale di 5.308 persone e si focalizza sui seguenti settori: alloggio, igienico-sanitario, supporto psicosociale e ad attività generatrici di reddito. Gli interventi si concentreranno nelle province di LHAOUZ, OUARZAZATE, TAROUDANT e nella città di MARRAKECH dove Caritas Marocco ha deciso di continuare a supportare i migranti vulnerabili che continuano ad essere in una situazione di marginalità.

L’impegno di Caritas Italiana

Prosegue il sostegno finanziario alle attività di Caritas Marocco descritte in precedenza, ed è stato ulteriormente ampliato grazie alla collaborazione con alcune realtà italiane: l’ong italiana Soleterre e un consorzio di ong guidato da FOCSIV.

L’ONG Soleterre è presente in Marocco dal 2002, impegnata per il sostegno dei bambini malati di cancro e le loro famiglie, attraverso una casa di accoglienza per bambini in cura presso l’ospedale Mohammad VI a Marrakech.

Il progetto di risposta al terremoto in collaborazione con Caritas Italiana ha durata 11 mesi, da ottobre 2023 ad agosto 2024. Le attività del progetto includono il ripristino della casa di accoglienza danneggiata dal sisma, supporto psicologico per far fronte agli ulteriori traumi subiti dai bambini ospitati, sostegno alle loro famiglie e l’attivazione di un servizio per agevolare l’accesso alle cure per i pazienti provenienti dalle aree terremotate; infatti, i danni alle infrastrutture causati dal sisma hanno reso sempre più difficile il raggiungimento dell’ospedale e la prosecuzione delle terapie.

Proseguirà l’impegno di Caritas italiana a sostegno delle progettualità già avviate nel settore dell’assistenza umanitaria (alloggio, distribuzione di kit con beni di prima necessità, installazione di servizi per l’accesso all’acqua e per i servizi igienico sanitari etc) ed aumenteranno gli interventi nei settori della riabilitazione e dello sviluppo, a sostegno delle situazioni di povertà cronica ulteriormente aggravate dal sisma.

È possibile contribuire agli interventi di Caritas per questa emergenza specificando nella causale “Terremoto Marocco” attraverso:

ASSOCIAZIONE DI CARITA’ SAN ZENO ODV ETS

BANCA ETICA S.c.p.a. – IBAN:  IT 40 Z 05018 11700 000017091380

Per saperne di più riguardo le donazioni clicca qui per consultare la pagina dedicata

Per maggiori informazioni

Telefono 045 2379300 (dal lunedì al venerdì con orario 9:00-13:00 e 14:00-17:00);   

E-mail: donazioni@caritas.vr.it