43° Convegno nazionale Caritas diocesane

43° Convegno nazionale delle Caritas diocesane. Agli incroci delle strade. Abitare il territorio, abitare le relazioni.

Il 43° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, dal titolo “Agli incroci delle strade. Abitare il territorio, abitare le relazioni”, si svolge a Salerno da lunedì 17 a giovedì 20 aprile 2023.

Lungo le tre vie consegnate alle Caritas da Papa Francesco nell’udienza del 26 giugno 2021 – partire dagli ultimi, custodire lo stile del Vangelo, sviluppare la creatività – ripartendo da quanto emerso dal 42° Convegno nazionale, dentro il percorso sinodale, le nostre comunità ecclesiali e i poveri sono e restano i destinatari privilegiati della nostra azione, in una prospettiva di animazione/educazione. Per camminare insieme sulla via degli ultimi, cercare i lontani e gli esclusi, condividere ferite e fragilità, valorizzare doni e potenzialità di ognuno.

È la prospettiva della missione che “provoca” la Chiesa italiana – e dunque la Caritas – a uscire da sé, a non ripiegarsi, a definirsi a partire dal confronto. Un concetto dalle molte applicazioni che ci chiede di uscire verso le periferie geografiche ed esistenziali.

Essere sul territorio significa non calare dall’alto decisioni e soluzioni, ma attivare percorsi di partecipazione e inclusione, progettando insieme opportunità attraverso il coinvolgimento attivo delle persone che incontriamo, facendoci carico delle loro istanze e accompagnandole verso una ritrovata esperienza di comunità.


A seguito i momenti salienti del Convegno 

| Lunedì 17 aprile | Inizia a Salerno, presso l’Auditorium del Grand Hotel Salerno, il 43° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, dal titolo “Agli incroci delle strade. Abitare il territorio, abitare le relazioni”. Presenti oltre 660 partecipanti, provenienti da 173 Caritas diocesane di tutta Italia.

| Martedì 18 aprile | Un invito alla scoperta della «gioia che ci prepara il Signore» e ad abitare le sue «infinite periferie» come luoghi reali, ma anche «simbolici e teologici», quello fatto da don Francesco Picone nella lectio e nella preghiera che hanno aperto la seconda giornata del Convegno. Salvatore Ferrigno ha portato la sua difficile esperienza di riscatto dalla droga, dal carcere, dalla vita in strada, grazie all’incontro con Caritas, dove si è sentito accolto e ascoltato. Il Convegno è continuato  con la Tavola rotonda nella quale i partecipanti hanno avuto modo di ascoltare le “voci del territorio” di Ischia, colpita da una recente alluvione, della “terra dei fuochi” con il suo dramma dell’inquinamento ambientale, con le difficoltà delle “aree interne” e la questione del disagio giovanile che si vive a Napoli.

| Mercoledì 19 aprile | La giornata è stata aperta dalla lectio di don Francesco Picone, che a partire dalla parabola del buon samaritano ha invitato a una «ricerca della felicità» fondata sull’amore, perché «la vita vera è amare» . A colpire, la testimonianza di riscatto di Blessing Okoedion, che ha raccontato la sua storia prima come vittima della tratta e costretta alla prostituzione, passando poi per la denuncia dei suoi aguzzini fino alla laurea in Italia e alla nuova famiglia. Con lei suor Rita Giaretta, che da oltre vent’anni accoglie e accompagna giovani donne vittime di tratta. A seguire, cinque Assemblee tematiche “Forgiare dignità, creare speranza”, che hanno portato i partecipanti a confrontarsi sui temi della salute e povertà sanitaria, della povertà educativa, dei migranti, del coinvolgimento e protagonismo dei giovani, dell’attenzione alla mondialità.

| Giovedì 20 aprile | Ad aprire l’ultimo giorno, la lectio di don Francesco Picone e la testimonianza di Elisabetta Chiabolotti, che racconta la sua storia di rinascita dopo un male che l’ha tenuta in coma per un anno. Un ulteriore stimolo arriva da quattro giovani della Delegazione delle Caritas della Campania portano le loro proposte per una Caritas che sia realmente «giovane» e che «li aiuti a realizzare i loro sogni». Negli “orientamenti” finali, si fa sintesi dei tavoli di confronto del giorno prima, incentrati su cinque nuclei tematici: “prendersi cura”, l’educazione come “realtà dinamica”, i giovani “capaci di sognare”, “solidarietà e globalizzazione” e “costruire insieme futuro”. Infine don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, indica le proposte per «continuare il cammino nei prossimi mesi: attuare un piano di corresponsabilità, che parta dalle scelte di rimuovere i “macigni” e ricomporre le “fratture” che ci impediscono di andare avanti, imparando a discernere insieme, a coprogettare e creare reti comunitarie».


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