Progetto Esodo

IL PROGETTO ESODO – LA STORIA

Il progetto Esodo parte dal 2011, da quando, cioè, Fondazione Cariverona, che finanziava già alcuni progetti singoli di alcune Caritas diocesane del Veneto, non decide di chiedere a queste realtà di unirsi sotto un unico cappello. Prendendo spunto dal progetto “Lembo del mantello” di Caritas Vicenza, nasce così progetto Esodo, realizzato da Caritas Verona, Vicenza e Belluno, con l’appoggio del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Triveneto e con Cariverona alle spalle. Le tre diocesi lavorano per anni in rete, cercano di essere modello per altri, si attivano anche per ricercare fondi ulteriori. Gli obiettivi sono sempre gli stessi di oggi: reinserimento delle persone e nuova consapevolezza, formazione e sensibilizzazione della comunità, divulgazione del tema della giustizia riparativa.

Negli anni si aggiungono le diocesi di Vittorio Veneto e Venezia, viene creata la Fondazione Esodo e inizia un dialogo aperto e proficuo con la regione Veneto, che vede in Esodo un modello da portare soprattutto sui temi di residenzialità e lavoro. Fino alla delibera della giunta regionale 2023, dedicata per lo più alla residenzialità, con un cospicuo finanziamento a favore del progetto. Cariverona in tutto ciò non ha mai lasciato la progettualità e oggi è complementare all’ente pubblico nell’accompagnamento delle persone detenute e inserite in Esodo.

Grazie al Dgr 2023, oggi Fondazione Esodo coordina quattordici enti di tutte le province del Veneto, comprese le cinque Caritas diocesane. A fronte di un finanziamento di 2 milioni e 550 mila euro, provenienti da cassa delle ammende, l’obiettivo da inizio 2024 è quello di arrivare a trecento accoglienze in tre anni, di persone che possono arrivare direttamente dal carcere o da misure alternative. Per permettere loro di avere un nuovo inserimento sociale, abitativo, lavorativo. Insomma, per ricostruirsi per davvero una nuova vita.

IL PROGETTO

Il Progetto Esodo si sviluppa in specifici percorsi personalizzati in grado di assicurare un effettivo ed efficace accompagnamento della persona detenuta coinvolta all’interno di quattro aree:

  1. Area della Formazione
    • azioni formative all’interno del carcere al fine di fornire competenze professionali alle persone detenute
  2. Area dell’Inclusione sociale
    • azioni di sostegno alla persona con colloqui individuali ed attività di gruppo 
    • fornire vestiti alle persone detenute che non hanno familiari all’esterno che provvedono per loro
    • accoglienza residenziale per le misure alternative alla detenzione o per chi a fine pena non ha nessuno che lo accoglie
  3. Area del Lavoro
    • orientamento lavorativo
    • ricerca del lavoro 
    • tirocini formativi 
    • formazione esterna con voucher
    • ricerca di aziende disponibili all’assunzione 
  4. Area della Sensibilizzazione
    • azioni di promozione e di sensibilizzazione sulle tematiche legate alle persone detenute.

CARITAS DIOCESANA VERONESE E PROGETTO ESODO

Caritas Verona, attraverso la sua Cooperativa Il Samaritano, nell’ambito del Progetto Esodo, si occupa di gestire l’accoglienza residenziale per massimo 12 persone negli appartamenti adiacenti alla Casa Accoglienza e altri sul territorio. L’accoglienza avviene in base ad un progetto personalizzato di reinclusione sociale costruito con le persone coinvolte. Ogni progetto viene elaborato in collaborazione con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Verona, con l’Area Trattamentale del Carcere e con i servizi territoriali che conoscono le persone. 

L’accoglienza è autogestita dalle persone accolte sul piano della gestione quotidiana, ed è seguita da operatori, educatori e volontari che accompagnano gli ospiti nel loro progetto personale. 

A disposizione degli ospiti ci sono, poi, i vari servizi della Cooperativa: Centro Diurno, Servizio Educativo, Servizio Psicologico, Servizio Sociale.