Le iniziative di Caritas nello spirito del Giubileo 2025
Fin dall’antico popolo di Israele – come ritroviamo nel capitolo 25 del libro biblico del Levitico – il Giubileo ha un forte significato sociale perché prescrive il ritorno per tutti alla libertà laddove qualcuno era stato ridotto in schiavitù, al condono dei debiti e all’uguaglianza, alla possibilità per ciascuno di condurre una vita dignitosa. Oggi come allora, l’Anno Santo è un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, che si manifesta nella concretezza di opere per il bene comune.
La Chiesa di Verona, quindi, attraverso la sua Caritas Diocesana, si propone di accogliere questo spirito di misericordia e solidarietà rispondendo a due tra le più urgenti problematiche umane e sociali del nostro tempo: l’emergenza abitativa e quella carceraria.
La situazione è molto complessa e diverse sono le richieste che arrivano in riferimento alla questione dell’emergenza abitativa:
- lavoratori precari e con redditi bassi che, pur percependo uno stipendio non riescono a trovare un alloggio;
- donne che necessitano di ritrovare serenità e stabilità;
- persone senza dimora, che hanno bisogno di ritrovare un senso di casa e di appartenenza;
- famiglie in condizioni di vulnerabilità economica e sociale – in particolare mamme con bambini -, che rischiano di perdere l’abitazione o vivono in condizioni precarie;
- padri separati, che si trovano in difficoltà economica e senza un alloggio adeguato per mantenere una relazione stabile con i propri figli;
- anziani soli, privi di supporto familiare e con difficoltà economiche nel sostenere le spese di un alloggio;
- giovani senza rete familiare, che affrontano il rischio di esclusione sociale e abitativa;
- persone con disabilità o con problemi di salute, che necessitano di soluzioni abitative adeguate alle loro esigenze;
- migranti e rifugiati, spesso privi di risorse e senza accesso a un’abitazione stabile;
- uomini e donne detenuti che potrebbero scontare la pena al di fuori del carcere, ma non hanno un alloggio di riferimento.
Il tema casa rappresenta una delle problematiche umane e sociali più grandi del nostro tempo. Troppe persone oggi vivono senza una casa, senza un luogo sicuro dove poter ricominciare o con il rischio di perderla. Caritas Verona, in tempo di Giubileo, vuole presentare una speciale iniziativa legata ad una raccolta fondi destinata all’emergenza abitativa, con l’istituzione di un Fondo giubilare che a partire dall’esistente ha vari obiettivi, partendo dal garantire nuove soluzioni abitative e costruire nuove progettualità. E questo può avvenire anche grazie ad altre realtà del terzo settore con cui Caritas collabora e ad alcuni finanziamenti pubblici che sostengono molte accoglienze. Il tutto al fine di migliorare le strutture già esistenti, sviluppare percorsi di reinserimento per chi vive in situazioni di precarietà, ristrutturare circa 50 appartamenti di Edilizia Pubblica (Agec) per ampliare le opportunità abitative per chi è in difficoltà.
Le persone attualmente accolte nelle strutture gestite da Caritas a Verona e Provincia, in collaborazione con Parrocchie e Associazioni, sono in totale 425. La missione è quella di accompagnarle verso l’autonomia, costruendo attraverso gli educatori e gli psicologi, coadiuvati dai volontari, percorsi di crescita personalizzati.
A sostegno di tale iniziativa, alcuni Vicariati della diocesi hanno scelto di devolvere quanto raccolto nel pellegrinaggio giubilare. Questa grande e importante attenzione, però, può essere allargata anche a parrocchie, gruppi e singoli, consapevoli che anche la più piccola donazione può essere importante.

Ma non finisce qui. La Caritas Diocesana Veronese, attraverso la sua cooperativa sociale Il Samaritano, in collaborazione con l’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UDEPE), propone anche una seconda iniziativa volta a promuovere l’inclusione sociale di persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria attraverso lo svolgimento di attività gratuite a favore della collettività all’interno dei servizi di Caritas e delle parrocchie della Diocesi di Verona.
L’obiettivo è di favorire l’inclusione e la partecipazione attiva delle persone coinvolte attraverso un percorso dinamico di reintegrazione sociale che contribuisca a ristabilire il patto di cittadinanza, leso dal reato, ma anche di costituire una rete di accoglienza per i soggetti sottoposti all’autorità giudiziaria, impegnati in attività gratuite a favore della collettività.
Il referente per questa attività è Marco Zampese, direttore della cooperativa Il Samaritano. Per informazioni, è possibile contattare il numero 392 9806683 oppure scrivere a ilsamaritano@caritas.vr.it.
Qui è possibile scaricare la presentazione di entrambi i progetti:




