Terra Santa – Il coraggio della pace e della riconciliazione

Il bilancio della spirale di violenza a Israele e nei Territori Palestinesi è arrivato a più di 9.400 morti, oltre 25.000 feriti e 239 persone rapite. Di questi, tra gli israeliani le vittime sono circa 1.400 e 5.431 i feriti, per la gran parte popolazione civile vittima dell’attentato del 7 ottobre compresi donne, bambini, ragazzi, 40 le persone disperse. Sul lato palestinese si contano più di 8.000 morti a Gaza, tra cui più del 60% donne e bambini, più di 20.000 feriti e oltre 1.800 dispersi, probabilmente sepolti sotto le macerie. Inoltre sono 115 i palestinesi uccisi nella Cisgiordania (West Bank) tra cui 27 bambini e 2.150 feriti. Più di 1,4 milioni i palestinesi di Gaza sfollati dalle proprie case, nei centri delle Nazioni Unite il numero di persone accolte è mediamente 3 volte la loro capienza. Ormai incalcolabili gli edifici distrutti dai bombardamenti, tra cui scuole, ospedali, chiese e moschee. Si stima che quasi il 50% delle abitazioni della Striscia sia stata distrutto. La situazione sanitaria è critica, con condizioni igienico sanitarie estremamente precarie, carenza di acqua e medicinali, il notevole sovraffollamento delle strutture sanitarie ancora funzionanti, i cadaveri sotto le macerie.

Tramite gli operatori che sono a Gaza e nonostante la loro difficile situazione, Caritas Gerusalemme ha elaborato e avviato un piano di assistenza umanitaria a Gaza sostenuto dalla rete Caritas internazionale tra cui Caritas Italiana.

(dati aggiornati al 31/10/2023)

Fare tutto il possibile per la pace

Ci vuole coraggio per essere capaci di chiedere giustizia senza spargere odio. Ci vuole coraggio per domandare misericordia, rifiutare l’oppressione, promuovere uguaglianza senza pretendere l’uniformità, mantenendosi liberi” (Card. Pizzaballa, 25.10.2023).

“È sulla croce che Gesù ha vinto. Non con le armi, non con il potere politico, non con grandi mezzi, né imponendosi. La pace di cui parla non ha nulla a che fare con la vittoria sull’altro. Ha vinto il mondo, amandolo”.

“Avere il coraggio dell’amore e della pace qui, oggi, significa non permettere che odio, vendetta, rabbia e dolore occupino tutto lo spazio del nostro cuore, dei nostri discorsi, del nostro pensare. Significa impegnarsi personalmente per la giustizia, essere capaci di affermare e denunciare la verità dolorosa delle ingiustizie e del male che ci circonda, senza però che questo inquini le nostre relazioni. Significa impegnarsi, essere convinti che valga ancora la pena di fare tutto il possibile per la pace, la giustizia, l’uguaglianza e la riconciliazione. Il nostro parlare non deve essere pieno di morte e porte chiuse. Al contrario, le nostre parole devono essere creative, dare vita, creare prospettive, aprire orizzonti”.

Caritas Diocesana Veronese collabora, come sempre, con Caritas Italiana nel sostegno alle popolazioni coinvolte nell’emergenza.

È possibile contribuire agli interventi di Caritas specificando nella causale “Emergenza Terra Santa” attraverso:

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